La luce del Nord

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Descrizione

Kurt Pastenaci

LA LUCE DEL NORD

LE FONDAMENTA NORDICHE DELL’EUROPA

Thule Italia Editrice, marzo 2018

Pagine: 114

ISBN: 978-88-97691-57-0

Ex oriente lux” – “dall’oriente la luce”: quanto risponde al vero questo “dogma”? La civiltà e il progresso sono davvero giunti da oriente, e gli odierni europei dovrebbero pertanto inchinarsi con gratitudine di fronte a questo fatto, riconoscendo la superiorità dei popoli orientali? Oppure tale civiltà e progresso non sono piuttosto dovuti a quelle antichissime popolazioni la cui patria originaria era a nord, e che poi si diffusero con vari flussi migratori sia in Europa sia in varie parti dell’Asia?

È partendo da questi interrogativi che Kurt Pastenaci scrive il suo La luce del Nord, pubblicato nel 1935 dalla Nordland Verlag e il saggio Le fondamenta nordiche dell’Europa, apparso nel medesimo anno sulla rivista “Der Schulungsbrief” – e che qui proponiamo riuniti in un unico libro. Basandosi su vari reperti archeologici e sui risultati della ricerca preistorica e protostorica, Pastenaci ripercorre i passi compiuti dai popoli nordici dall’età della pietra fino ai primi secoli dopo Cristo. E, da questa sua cavalcata attraverso i millenni, ecco emergere in quadro del tutto differente dalla tesi che ipotizza che la civiltà sia arrivata in Europa da est (o da sud). Dal Nord vediamo infatti giungere la prima lama, il primo bulino, la prima ascia e il primo aratro comparsi al mondo. A Nord sorgono le primi miniere e le prime strade; lì si sviluppano l’agricoltura e il primo addomesticamento degli animali (tra cui quello del cavallo), l’artigianato e il commercio. Dal Nord provengono l’invenzione del bronzo e una metallurgia destinata a diventare sempre più sofisticata; le prime barche in grado di affrontare una navigazione in alto mare; la casa a pianta rettangolare, che fungerà da modello al tempio greco, ma anche alle nostre attuali abitazioni. Ed è a Nord che nasce e si sviluppa la più eccelsa delle belle arti: la musica. Ma anche la concezione dello Stato, l’astrologia e l’arte militare.

Queste sono solo alcune delle azioni creative che dobbiamo ai popoli del Nord e che Pastenaci elenca in queste sue due opere. E che lo porteranno a concludere che “i progressi più grandi ed essenziali, che hanno plasmato l’umanità, provengono dal Nord”; e che quindi la “luce” – ovvero, le conquiste culturali – giunge in realtà da Nord. “La ‘luce dal Nord’ è per noi una ragione in più per essere orgogliosi di ciò che hanno creato i nostri antenati, e per renderci conto di quale obbligo ci è stato imposto dal grande passato del nostro popolo. La ‘luce dal Nord’ è dunque per noi un monito e un dovere”.

L’autore. Kurt Pastenaci (1894-1961), originario della Prussia Orientale, si laureò Königsberg in filosofia, storia e preistoria. Agli albori degli anni Venti iniziò la carriera di giornalista e nel 1924 entrò a far parte del movimento nazionalista Jungdeutsche Orden, il movimento liberal-nazionalista che verrà sciolto dopo la presa del potere di Hitler. Entrato a far parte degli autori della Nordland Verlag, la casa editrice dell’Ahnenerbe, nel 1936 fu però arrestato per aver diffuso un opuscolo redatto da ex membri dello Jungdeutsche Orden (del cui organo di stampa era stato in precedenza redattore capo). Liberato dopo pochi mesi, dal 1937 in poi si dedicò esclusivamente alla storia e preistoria tedesca, scrivendo saggi e tenendo conferenze; ma anche scrivendo articoli per “Germamien”, il mensile della Nordland sulle radici storiche e culturali tedesche. Dopo la guerra, le sue opere furono proibite nella zona di occupazione sovietica, a causa di questa sua collaborazione con la Nordland. Dagli anni Cinquanta in poi, proseguì a Berlino i suoi studi di storia comparata.