Germanische Gemeinschaft – Comunità Germanica

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Descrizione

Franz Riedweg

GERMANISCHE GEMEINSCHAFT – COMUNITÀ GERMANICA*

Thule Italia Editrice, gennaio 2019

Pagine: 152 con foto

ISBN: 978-88-97691-65-5

La Waffen-SS, il cosiddetto “braccio militare” della SS, riuscì a superare il classico concetto di “esercito nazionale” – quale erano tutti gli altri eserciti in campo durante la Seconda guerra mondiale, ivi compresa la tedesca Wehrmacht –, imponendosi invece come vero e proprio “esercito europeo”, ove il collante non era più l’appartenenza a uno Stato delimitato dagli angusti confini politico-geografici dello Stato di appartenenza, bensì l’adesione a una medesima Weltanschauunge l’appartenenza a un’unica unica comunità di destino – fondata su un medesimo sangue – che traeva le proprie origini da un tempo immemore.

È a questi uomini, a questi soldati politici, e  più precisamente a quelli appartenenti alla Waffen-SS “germanica”, ovvero quella costituita da uomini di stirpe germanica – quindi, non solo tedeschi, ma anche danesi, olandesi, svedesi, norvegesi, fiamminghi, svizzeri e finlandesi, come quelli che militarono nella gloriosa SS-Division “Wiking” – che è rivolto Germanische Gemeinschaft, pubblicazione in due fascicoli editata tra il 1940 e il 1942 dalla Nibelungen Verlag, la Casa editrice della SS. Accanto a un ricco supporto iconografico – con foto, tra gli altri, di Erna Lendvai-Dircksen, F.F. Bauer, Paul Wolff e Hanns Hubmann – e a testimonianze di uomini della Waffen-SS – tra cui estratti da lettere di volontari germanici della SS–, passi tratti dall’Eddae scritti e citazioni di autori come Federico il Grande, Wolfram von Eschenbach, Friedrich Nietzsche, Kurt Pastenaci, Herybert Menzel, oltre che di Adolf Hitler, del Reichsführer-SS Heinrich Himmler e di colui cui si deve la redazione di Germanische Gemeinschaft: l’SS-Obersturmbannführer Franz Riedweg. Medico svizzero nato a Lucerna nel 1907, Riedweg si trasferì in Germania nel 1938 entrando nella SS e raggiungendo il grado più alto mai raggiunto da uno svizzero: quello per l’appunto di SS-Obersturmbannführer. Fu direttore dell’“SS-Leitheft”, i “libretti guida” della SS pubblicati dall’SS-Hauptamt ed editati in varie lingue (norvegese, danese, fiammingo, olandese ed estone, oltre che in tedesco), nonché capo del “Germanische Leitstelle” des SS-Hauptamtes, ovvero l’Ufficio reclutamento dei volontari non-tedeschi e germanici della Waffen-SS. Insignito con la croce di ferro, Riedweg combatté sia sul fronte polacco, tra i ranghi della Leibstandarte-SS Adolf Hitler, sia in Francia, nella SS-Verfügungsdivision, sia nel III. (germanisches) SS-Panzerkorps, sul fronte orientale, dove venne catturato. Privato dalle cittadinanza svizzera già nel 1944, nel 1947 fu condannato in contumacia a Lucerna a 16 anni di reclusione, ma non scontò mai la pena, essendo rimasto a vivere in Germania, dove è morto a Monaco nel 2005. Non rinnegò mai il suo passato.

  • Con pochi giorni di distanza usciamo con un libro che è stato edito dalla “Ritter” a dicembre 2018. Purtroppo nessuna delle due case editrici sapeva dell’uscita dell’altra. Ci rallegriamo del fatto che un tale argomento possa trovare un interesse tanto vasto!